l'Albania che non ti aspetti

Non avete mai pensato all’Albania come meta di viaggi e vacanze? Per prima cosa dimenticate le immagini del passato: oggi l’Albania non è più un paese da cui si fugge, ma una destinazione che non ha nulla da invidiare ai paesi vicini come Grecia, Montenegro e Croazia. Una meta che unisce i colori, la storia, i sapori del Mediterraneo e quelli dei Balcani in un mix che la rende da sempre un ponte ideale tra Occidente e Oriente.

 TiranaUna stagione turistica potenzialmente lunghissima, da aprile a fine settembre, con un clima che ricorda da vicino quello del meridione d’Italia. Ancora nessun turismo di massa, se non quello degli stessi albanesi. Per il resto un numero crescente di viaggiatori provenienti dall’Europa centro-settentrionale, più rapidi degli italiani nello scoprire le meraviglie nascoste dell’Albania. Eppure la lingua più parlata nel Paese è proprio l’italiano, simbolo dei legami profondi che l’uniscono all’Italia, e grande fortuna per gli italiani che lo visitano, senza necessità neppure di dove usare l’inglese per farsi capire. Se aggiungiamo anche i prezzi molto contenuti per il cibo, l’alloggio e i trasporti… non resta che partire!

Con una superficie equivalente a quella di Piemonte, Liguria e Val d’Aosta e una rete stradale in continuo miglioramento, l’Albania si può visitare inKsamil Albania una settimana, con più tranquillità in una decina di giorni. L’itinerario che vi suggeriamo parte da Tirana, comodamente raggiungibile grazie al nuovo aeroporto internazionale intitolato a “Madre Teresa”, certamente l’albanese più nota al mondo. In un paio di giorni potrete vivere l’atmosfera della capitale: i suoi caffè all’aperto, la vivacità della centrale piazza Skanderbeg, i grandi parchi verdi e le ricche collezioni del Museo storico nazionale e della Galleria nazionale d’Arte.

Si procede quindi per il nord, facendo sosta a Kruja, dove troverete pittoreschi souvenirs nel bazar d’epoca ottomana e vi incuriosirete per la storia di Skanderbeg, l’eroe nazionale albanese che qui lottò secoli fa contro l’invasione turca. Poco distante potrete gustare le delizie della cucina locale all’agriturismo Mrizi i Zanave, primo convivium di Slow Food in terra albanese, e poi ancora in viaggio sino a Scutari, la principale città dell’Albania settentrionale, con le sue antiche tradizioni risalenti al periodo veneziano. Da qui potrete prendere la via dei monti, trascorrendo qualche giorno facendo trekking tra le Alpi albanesi, al confine con il Montenegro, oppure puntare in direzione del mare, a sud.

Himare AlbaniaIl quarto e il quinto giorno di viaggio potrete scendere lungo la costa adriatica e ionica, toccando Durazzo, Valona e giungendo sino a Saranda, proprio di fronte all’isola di Corfù. È questa la cosiddetta Riviera, un lungo tratto di mare ancora incontaminato e costellato da spiagge di rara bellezza. I primi desideri che vi coglieranno saranno certamente di tuffarvi in acqua per un lungo bagno e rilassarvi al caldo sole che bacia questo angolo incantato, ma se amate il turismo culturale non dimenticate di dedicare il giusto tempo agli importanti parchi archeologici che impreziosiscono la regione e che vi condurranno all’epoca classica degli Illiri e dei Greci: Apollonia, non distante da Fier, e soprattutto Butrinto, poco oltre Saranda, sito tutelato come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Gli ultimi due giorni del tour dell’Albania possono essere dedicati alle due città più ricche dal punto di vista architettonico e artistico dell’intero paese: Gjirokastra, la “città di pietra” che ha dato i natali a Ismail Kadarè, il più noto scrittore albanese a livello internazionale, e Berat, la “città delle mille finestre”, dove potrete ammirare le magnifiche icone del maestro Onufri. Poi non resterà che chiudere il giro con il ritorno a Tirana e qui prendere il volo di rientro  in Italia.

 

 

L’Albania che non ti aspetti